Inoltrarsi nell’Amazzonia non è per tutti.
Non per chissà quali impegni fisici richiesti. Né per i caimani pronti a divorarci, secchiate di insetti grandi come piccioni, anaconde, giaguari e compagnia bella. Tranquilli, tutto questo è sempre esagerato. Per le zanzare poi, Comacchio è molto peggio.
Quello che però occorre avere è la visione che gli antichi Greci avevano della natura: un ordine immutabile, che nessuna azione umana poteva violare. La natura con in sé la sua norma, vincolata dalla necessità, di gran lunga più forte della Tecnica.
Non si può dominare la natura, ma solo svelarla.
Lo stesso Alexander Von Humboldt, il grande naturalista che ci ha insegnato per primo il concetto di Natura e che fu il modello per stimolare Darwin a imbarcarsi sul Beagle, nella sua incursione a piedi in Amazzonia rimase incantato: “le grida assordanti delle scimmie urlatrici, i toni flautati, i brontolii simili a sbuffi, l’infinita distesa di alberi dalla più svariate forme… una straordinaria rete della vita, di “forze organiche attive”. Un mondo dove tante voci sono lì a rivelarci che tutta la natura respira, un mondo in cui l’uomo non è niente”.
Ecco, se è questa la visione che avete della natura, allora sì, siete pronti per questo viaggio in un mondo incredibilmente insolito.
Un viaggio dove i delfini nuotano nella foresta, gli uccelli possono essere erbivori, far suonare le ali o volare all’indietro. Dove i mammiferi possono ospitare alghe e funghi nel loro corpo, aspirare formiche con la lingua e ucciderle con i muscoli dello stomaco. Alcuni animali, con gli arti, formano dei ponti in aria per fare passare i piccoli, altri si cospargono il corpo di frutta per allontanare gli insetti, e c’è anche chi vive solo un anno.
Un viaggio dove i pesci possono dare scariche elettriche, le rane assorbire veleno e legioni di formiche spargere terrore nel sottobosco.
“Omne ignotum pro magnifico”: se anche per voi tutto quello che non conoscete vi attira come una calamita, siete pronti a venire con noi nell’Amazzonia Peruviana.
Raccontarlo non è come viverlo. Perchè quando sei in una delle aree più ricche di biodiversità del pianeta possono succedere molte cose:
- Camminare, letteralmente, sopra la foresta, su ponti sospesi.
- Incontrare delfini di fiume, primati e una varietà di uccelli, rettili e anfibi da far girare la testa.
- Esplorare in barca e a piedi fin dove la foresta lo permette.
- Uscire di notte con torce e termo camera, ad ascoltare i richiami degli animali nell’oscurità.
- Camminare in salita fino a Machu Picchu, e poi restare lì, nel presente, per ore.
E sì, capiteranno incontri talmente speciali da lasciarti immobile, senza sapere più quale emozione provare.
Daniele Vivarelli
“In questo blog ci piace raccontare le storie più interessanti e coinvolgenti sulle specie animali e gli ambienti naturali che incontriamo durante i nostri viaggi. Oggi abbiamo parlato del Perù , una delle tante destinazioni che potrai visitare insieme a noi. Vieni a scoprire questo viaggio, QUI , compila il form anche solo per chiederci qualche info in più, saremo felici di dare tutte le risposte di cui hai bisogno”