Incontri durante i nostri viaggi di osservazione naturalistica in India
Difficile non rimanere incantati davanti allo spettacolo del vento in un campo di grano, specie quando diventa come un oceano in mezzo alle colline: un oceano mosso da un’onda metacronale che ipnotizza e rapisce.
Chi è venuto con noi in India lo sa: occorre spesso alzare lo sguardo verso l’alto, perché la meraviglia non è solo nella tigre e nel rinoceronte, ma anche nelle api.
Ecco a voi l’Ape Gigante Asiatica (Apis dorsata, chiamata Bambara tra alcune etnie dell’India), fotografata da Ruggero Menzolini con noi nel nostro viaggio in India due mesi fa: un mostro lungo il doppio della nostra Apis mellifera, decisamente più aggressiva, tra le più antiche specie di api nel mondo, confinata dall’India alle Filippine.
Al contrario della nostra ape, qui gli alveari sono esterni, su alberi, pali, persino davanzali delle case. Luoghi insicuri, dove i predatori possono essere fatali per tutta la colonia.
Ecco allora che l’evoluzione ha portato le sue contromisure.
- Alveari incredibilmente vicini tra loro
Questo può rappresentare una difesa più efficace in caso di predatori, ma ha anche un costo: può esserci un’intrusione nell’alveare da parte di un individuo di un’altro alveare, magari distante solo un metro. Valutare l’identità di un individuo è fondamentale: per questo l’Ape Gigante Asiatica utilizza una complessa e variegata scannerizzazione di ogni individuo che si approccia alla colonia rilevando il suo profilo di idrocarburi cuticolari.
- Un coro contro le minacce
Nel caso di una minaccia, l’ape guardiana torna all’alveare e, con il pungiglione bene in mostra, comincia a muoversi a zig zag attraverso le api, che corrono verso i bordi del favo creando lunghe catene di individui. Collettivamente, la colonia crea un suono, come se fosse un sibilo. L’alveare sembrerà più grande e rumoroso.
- Onde metacronali, come allo stadio
Infine la meraviglia: per intimidire ulteriormente il predatore, la colonia crea delle ripetute onde metacronali, stimolate da un oggetto scuro su fondo bianco (come può essere un uccello, ad esempio), e generate alzando verso l’alto in successione gli addomi degli individui a 20-120 gradi. Come se fosse la ola di uno stadio!
Come il vento in un campo di grano.
Chi verrà con noi in India il prossimo Marzo è avvisato: alzate spesso lo sguardo. La magia non è solo nella tigre e nel rinoceronte.
Daniele Vivarelli
“In questo blog ci piace raccontare le storie più interessanti e coinvolgenti sulle specie animali e gli ambienti naturali che incontriamo durante i nostri viaggi. Oggi abbiamo parlato dell’India. Vieni a scoprire questo viaggio, QUI , compila il form anche solo per chiederci qualche info in più, saremo felici di dare tutte le risposte di cui hai bisogno”