Per l’identificazione degli uccelli, conoscere il loro canto è un elemento molto importante, soprattutto per quegli ambienti cosiddetti chiusi, come, ad esempio, un bosco, dove non c’è possibilità di vedere direttamente un animale. Ecco alcune utili indicazioni, per distingure il loro canto quando siamo in Natura!
1. Molti censimenti, cioè il conteggio degli animali in questi ambienti, vengono fatti quasi esclusivamente grazie ai canti. Quindi il canto è un elemento di riconoscimento molto importante, per alcune specie addirittura più importante del piumaggio o della forma.
2. La prima cosa che ci possiamo chiedere è perché gli uccelli cantano. Essenzialmente gli uccelli cantano per ribadire due concetti: “questa è casa mia” e “cerco moglie”. Il canto, quindi, è particolarmente sviluppato nei mesi primaverili, durante i periodi riproduttivi.
3. Può sembrare anche molto strano e anche particolarmente difficile per un principiante, riconoscere il canto di così tante specie, ma ogni canto e veramente specifico ed è possibile imparare a riconoscerlo con un po’ di pratica. Addirittura per molte specie ci sono veri e propri dialetti e il canto può essere leggermente diverso da Paese a Paese. Sapere riconoscere i canti degli uccelli è quindi una capacità che si acquisisce col tempo e con molta pratica. Per fortuna oggi è possibile fare pratica e allenamento, in passato con nastri, oggi con molti pratici CD, disponibili sul mercato e che presentano praticamente tutti i canti degli uccelli d’Europa.
4. Ultimamente è anche possibile sentire i canti degli uccelli attraverso dei siti internet che mettono a disposizione registrazioni effettuate sul campo di tutti gli uccelli del mondo. Questo può essere utile sia perché per ogni specie esistono diversi canti o versi che possono essere ascoltati in diverse aree geografiche e possono anche variare all’interno di una specie a seconda della zona, e in secondo luogo perché è possibile trovare in questi siti tutti i canti degli uccelli di tutto il mondo. Ad esempio prima di andare in un viaggio è possibile studiarsi i canti delle zone in cui andremo. Uno dei siti più conosciuti si chiama xeno-canto ed è un sito dove sono praticamente disponibili un numero illimitato di canti degli uccelli di tutto il mondo.
5. Il canto è uno strumento utilissimo per il censimento. Molti metodi di studi si basano essenzialmente sul canto, facendo ricorso a due diversi approcci. In un caso vengono fatte delle soste periodiche di tempi ben definiti in alcune zone e vengono segnati tutti gli uccelli che si sentono cantare da quel punto. Un altro modo invece di censirli è fare il cosiddetto transetto: si fa un percorso di lunghezza stabilita e si ascoltano tutti gli uccelli che si sentono in quel tratto di percorso che viene fatto. Da qui è possibile trarre degli indici di abbondanza delle specie, puntiforme nel primo caso e chilometrico nel secondo caso, in modo che poi è possibile confrontare la densità, quindi non solo la presenza delle singole specie ma addirittura gli individui di quella specie, in diversi ambienti e confrontare quindi la ricchezza di specie in diversi ambienti.
6. Una tecnica che si è andata diffondendo negli ultimi anni è quella del playback, cioè la possibilità di stimolare il canto degli uccelli facendo ascoltare il loro canto. E’ un’attività che viene utilizzata anche dai birdwatchers per facilitare l’osservazione degli uccelli ma assolutamente sconsigliata durante il periodo riproduttivo, perché può alterare il comportamento di questi uccelli in un periodo particolarmente delicato e sensibile come quello della riproduzione. Esistono delle specie che rispondono molto più frequentemente di altre.
7. E’ fondamentale conoscere il canto per distinguere due specie simili. Uno dei casi più eclatanti è quello del Luì, un piccolo uccello di pochi grammi. Esistono diverse specie ma due delle specie più comuni sono il Luì piccolo e il Luì grosso. In realtà il nome non aiuta moltissimo perché le dimensioni sono praticamente identiche e uno dei modi per riconoscerli (anzi direi il modo per riconoscerlo più importante) è esattamente il canto. Il Luì piccolo fa un verso cif-ciaf cif-ciaf ripetuto, tant’è che il nome in inglese è esattamente l’onomatopieco Chiffchaff ; lo stesso nome tedesco è Zilpzalp e riprende il nome dell’animale e del suo verso.