Una delle cose più stupefacenti dell’Orangutan maschio è la sua doppia natura: ci sono maschi grandi dotati di dischi guanciali e vistose pappagorge, ma ci sono anche maschi più piccoli e sprovvisti di questi caratteri sessuali secondari.
Un processo irreversibile
Attenzione, non si tratta di maschi sessualmente maturi e non: entrambi i morfotipi lo sono. Come se l’Orangutan maschio potesse assumere due forme: Dr Jekyll e Mr Hyde, solo che in questo caso diventare Mr Hyde è per sempre. Il processo di formazione dei dischi facciali è infatti irreversibile.
Il fenomeno del bimaturismo è presente anche in pochi altri primati.
Nel Mandrillo ad esempio ci sono maschi “grassi” più colorati e maschi “non grassi” meno colorati, con i primi che occupano i ranghi più dominanti mentre i secondi sono più solitari e periferici. Nel Sifaka di Verraux, un tipo di lemure, il maschio dominante sviluppa un torace macchiato a causa delle secrezioni dalla sua ghiandola sternale, che si pensa serva a segnalare il suo dominio sugli altri maschi.
Una questione sociale
Nell’Orangutan, il fatto che un maschio sviluppi o meno i dischi facciali non ha nulla a che fare con la quantità di cibo ingerita, ma dipende dalle interazioni sociali che l’Orangutan ha.
I grossi maschi decorati non tollerano infatti altri maschi decorati, facendo avvertire la loro presenza con i lunghi versi nella foresta, mentre i maschi senza decorazioni sono più tolleranti tra loro. Incredibilmente, la presenza dei primi sembra inibire lo sviluppo dei dischi facciali nei secondi: l’essere dominanti infatti è vero che attira più femmine, ma contemporaneamente aumenta i livelli di competizione sessuale. La strategia dei maschi non decorati è allora quella di essere più sociali e tolleranti tra loro, e di conquistare le femmine in maniera diversa.
Chi avrà più successo?
Entrambe le forme hanno infatti più o meno lo stesso successo riproduttivo, anche se il modo di ottenere i favori delle femmine è radicalmente diverso: un approccio più esibizionistico per i grandi maschi decorati, contro un approccio da predatore sessuale opportunistico per i secondi. L’ipotesi più plausibile per la comparsa del bimaturismo nell’Orangutan, a partire da una condizione ancestrale di harem tipica dei gorilla, è da ricercarsi nei cambiamenti climatici avvenuti tra il Miocene e il Pleistocene.
Ma l’Orangutan è primate davvero particolare anche sotto altri aspetti:
Dieta onnivora
La sua dieta è composta soprattutto da frutta, ma si nutre anche di foglie, miele e di piccoli animali come lucertole, termiti, uccelli e uova.
Una vita solitaria
L’orango è un animale prevalentemente solitario, un comportamento insolito nei primati, ma durante la giornata si può incontrare con gli altri individui soprattutto sugli alberi dove c’è concentrazione di frutta.
La gestione dei figli
La femmina partorisce sugli alberi un solo piccolo, e si occupa della sua cura per molto tempo; i giovani restano infatti dipendenti dalla madre per sei-otto anni in Borneo e dieci-undici anni a Sumatra.
Unioni promiscue
L’orango ha una peculiare strategia riproduttiva, che potremmo definire promiscua: in sostanza i maschi si accoppiano con più femmine e le femmine con più maschi. Ci sono poi i maschi sub-adulti che adottano una strategia alternativa cercando di accoppiarsi in seguito a fugaci incontri e sembra che abbiano un numero di rapporti maggiore rispetto ai maschi adulti.
Daniele Vivarelli
“In questo blog ci piace raccontare le storie più interessanti e coinvolgenti sulle specie animali e gli ambienti naturali che incontriamo durante i nostri viaggi. Oggi abbiamo parlato del Borneo. Vieni a scoprire questo viaggio, QUI , compila il form anche solo per chiederci qualche info in più, saremo felici di dare tutte le risposte di cui hai bisogno”