Un incontro inaspettato
Fermiamo di colpo il fuoristrada, una nuvola di polvere rossa ci avvolge in pochi secondi, ma non importa. Abbiamo visto qualcosa in mezzo alla strada davanti a noi, questo è quello che conta. Qualcosa di lungo, in movimento, giallastro. Se è quello che penso, dobbiamo scendere subito e avvicinarci a piedi. Con cautela.

La nuvola di polvere rossa scompare, l’Anaconda gialla per fortuna è ancora lì. Non è un esemplare nel massimo del suo sviluppo, ma i due metri di lunghezza non lasciano indifferenti. La lingua si allunga e si ritrae mentre il salsiccione giallo e nero avanza: sta esplorando chimicamente l’ambiente.
Le informazioni sulle più labili molecole odorose nella sabbia e nell’aria vengono captate in stereo: è per questo che la lingua è biforcuta, per confrontare la presenza di una stessa traccia in due punti nello spazio e decidere se continuare o meno a strisciare in quella direzione.
Quello che l’anaconda “annusa” viene inviato ad una struttura olfattiva nella cavità del naso, l’ organo vomero nasale, che lo analizza per poi mandare le informazioni direttamente al cervello. Come tutti i boa ha anche dei termorecettori nel muso, tipo Predator, capaci di rilevare la minima radiazione infrarossa.
Chissà se ha già sentito il calore dei nostri corpi.
Ci troviamo sulla Transpantaneira.
Se vi state chiedendo cosa sia vi state ponendo la domanda sbagliata. Quella giusta sarebbe: dove è la Transpantaneira?
Perché per percorrere la più incredibile strada del pianeta, una striscia di terra rossa che si inoltra per oltre 150 km nel cuore di una palude che si estende come da Aosta a Roma, occorre spingersi dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, in Brasile.
Ma ne vale la pena.. Quando vedrete l’enorme arco di legno in stile Jurassic Park con sopra scritto “TRANSPANTANEIRA: AQUI COMEҪA O PANTANAL DO MATO GROSSO” saprete che l’avventura sta per iniziare: state per entrare in Pantanal.
Ma la Transpantaneira ha in serbo un’ulteriore magia oggi. E stavolta vola.
Il rosso del sole e il blu dell’Ara giacinto.
Sopra le nostre teste infatti sentiamo all’improvviso l’aria muoversi, come se migliaia di uccelli stessero volando assieme. Alziamo lo sguardo, e invece ne vediamo solo due: due enormi, blu, meravigliosi Ara Giacinto! Il più grande pappagallo del mondo, minacciato dal prelievo illegale in natura per farne animali da compagnia, o per le magnifiche piume blu, addirittura per essere mangiato.
Un’icona dei movimenti conservazionistici. Vederli volare liberi al tramonto riconcilia con il mondo, nonostante il loro strillo non proprio elegante. Il rosso del sole e il blu dell’Ara giacinto. Peccato che questo pappagallo di un metro di apertura alare non sia affatto blu. A dire la verità, non esistono uccelli blu. Sembra incredibile, ma è proprio così!
Fate un esperimento: raccogliete la penna copritrice di una ghiandaia, con il suo caratteristico colore azzurro solcato da bande nere. Illuminatela con una torcia dall’alto: appare sempre azzurra, vero? Ora provate ad illuminarla dal basso. Ma perché appare marrone ora? dove è finito l’azzurro?
Nel grandioso mondo cromatico degli uccelli, i colori del piumaggio possono essere dovuti a due meccanismi: i pigmenti o… illusione ottica!
Questa illusione ottica si chiama colorazione strutturale del piumaggio.
Quando una cellula delle penne muore, l’acqua che contiene viene sostituita da aria generando una complessa struttura 3-D che contiene bolle d’aria di dimensioni diverse, cheratina e corpuscoli contenenti pigmenti (melanosomi).
A seconda della struttura 3-D che si forma, la luce che colpisce la penna viene riflessa in maniera diversa, creando colori come il verde, il bianco, l’iridescente e il blu!
Ecco perché la penna della nostra ghiandaia appare marrone se illuminata dal basso: la luce non viene più riflessa dalla superficie della penna verso i nostri occhi, e mette invece in evidenza il marrone dovuto alla melanina!
Daniele Vivarelli
“In questo blog ci piace raccontare le storie più interessanti e coinvolgenti sulle specie animali e gli ambienti naturali che incontriamo durante i nostri viaggi. Oggi abbiamo parlato di Brasile, una delle tante destinazioni che potrai visitare insieme a noi. Vieni a scoprire questo viaggio, QUI , compila il form anche solo per chiederci qualche info in più, saremo felici di dare tutte le risposte di cui hai bisogno”