Il MAGNETISMO DEL LUPO
Erano undici, i lupi che una volta ci sono sbucati davanti nell’immensa foresta di
Bialowieza. Quelli neri, nella Lamar Valley di Yellowstone, o quelli chiari, quasi bianchi, della taiga finlandese, e quelli magri, sfuggenti, che ogni tanto fanno capolino nella savana indiana.
Nelle nostre spedizioni naturalistiche, lo avvistiamo in Finlandia, Italia, USA, Spagna, Romania, Polonia. Persino in India.
Ma perché il lupo ci piace così tanto?
Perché la mano del fotografo trema appena fa la sua comparsa?
Come spesso accade, bisogna scavare nel suolo e nel tempo per trovare qualche indizio, magari anche qualche risposta.
Aspettare il momento giusto, per millenni
Si potrebbe partire da lontano, quando la famiglia dei Canidi fa la sua comparsa sul pianeta. Siamo in Nord America, precisamente in Texas, tardo Eocene, circa 36 milioni di anni fa. È qui che tutto ha inizio, con la scoperta del primo fossile (Prohesperocyon wilsoni), del capostipite di una famiglia di carnivori che, come in Games of Thrones, vedrà nel Cenozoico l’ascesa e la caduta di due sottofamiglie, quella degli Hesperocyoninae e quella dei Borophaginae, travolti dai capricci biogeografici di un continente in tumulto.
Nel frattempo, la linea che darà origine agli odierni lupi (Caninae) mantiene un profilo basso, aspettando il suo momento. Che arriva nel tardo Miocene, quando il continente diventa un’enorme prateria, innescando l’evoluzione delle caratteristiche anatomiche per la corsa nei canidi. Poi prosegue con la colonizzazione prima dell’ Asia, e in seguito del Sudamerica, che tuttora conserva da sola un terzo di tutte le specie di canidi del pianeta.
Ma tutto questo non ci aiuta più di tanto, e ci riporta al punto di partenza. Perché il lupo ci attira così tanto?
Questione di sguardi
Provate a guardare il vostro cane. Lo vedete come cambia espressione mentre vi guarda? Addirittura alza il sopracciglio, o riesce a spingere l’angolo dell’occhio all’indietro.
Questo grazie a due piccoli muscoli che i cani hanno e che i lupi (ma anche l’Husky, tra le razza più antiche e vicine al lupo) non hanno, o sono particolarmente piccoli.
Forse allora il magnetismo che proviamo per il lupo dipende dal nostro amore per il cane.
L’uomo, il cane e la genetica
La domesticazione del cane a partire dal lupo ha, a partire da Darwin, sempre creato grandi problemi ai paleontologi: quando è avvenuta? Come? Dove?
Scoperte e ipotesi contrastanti hanno portato a una guerra di idee tra gli studiosi (“Dog Wars”), analoga alla spregiudicata “Bone Wars” tra paleontologi alla fine del 1800.
Ora, le cose si stanno lentamente chiarendo. Sappiamo ad esempio che i più antichi resti di cane (16.000 anni fa) sono stati trovati in Germania, e che la domesticazione è avvenuta a partire da un’ unica popolazione di lupi in Europa. Già 11.000 anni fa si erano già differenziate 5 linee diverse di cani.
E sappiamo che spesso la storia genetica dei cani antichi si sovrappone con quella delle popolazioni umane antiche, e che il DNA dei primi agricoltori in Svezia di 5000 anni fa e il DNA dei loro cani hanno radici in medio oriente.
Ora sappiamo anche cose spiazzanti
Come il fatto che il cane, una volta domesticato, ha interrotto lo scambio genetico con il lupo, al contrario di quello che solitamente succede con altre specie (maiale e cinghiale ad esempio). L’evoluzione ha selezionato la conservazione dei tratti “canini” a svantaggio di quelli del lupo.
L’idea è che l’evoluzione abbia nel tempo “tentato” di trasformare e fare rimanere il cane come un cane, e non come un lupo, favorendo e rafforzando la sua domesticazione, e quindi il suo successo.
Se il flusso genetico fosse stato diverso, il cane sarebbe potuto diventare un compagno meno affidabile per le prime popolazioni, più aggressivo, meno efficace.
Non guardarmi così
La domesticazione ha trasformato anche l’anatomia muscolare della faccia del lupo:
Il cane riesce meglio nella comunicazione con l’uomo perché sa alzare il sopracciglio: secondo i ricercatori questo gesto, straordinariamente simile all’espressione triste umana, sollecita una risposta positiva da parte dell’uomo nel dare cibo, aumentando il successo evolutivo del cane.
Se tremiamo dall’emozione ogni volta che osserviamo un lupo, è perché è da migliaia di anni che camminiamo insieme.
Daniele Vivarelli
“In questo blog ci piace raccontare le storie più interessanti e coinvolgenti sulle specie animali e gli ambienti naturali che incontriamo durante i nostri viaggi. Oggi abbiamo parlato del lupo e della possibilità di avvistarlo nei nostri viaggi in Finlandia, Italia, USA, Spagna, Romania, Polonia. Vieni a scoprire questi viaggi, QUI , compila il form anche solo per chiederci qualche info in più, saremo felici di dare tutte le risposte di cui hai bisogno”