Una settimana in Egitto tra barriere coralline e tartarughe marine
Mar Rosso. Un nome che da sempre evoca qualcosa di straordinario, uno dei mari più spettacolari e ricchi di biodiversità del pianeta. A poco più di 4 ore di volo dall’Italia. Il 22 aprile si parte: siamo in 10 all’aeroporto di Malpensa, destinazione Marsa Alam, piccolo aeroporto che si affaccia sulla costa egiziana. Con noi anche la biologa marina di Verdeacqua Laura Tagliaferro, che accompagnerà il nostro gruppo per tutta la settimana. Il nostro viaggio “Coralli e turtle watch” è frutto della partnership tra WWF Travel e Compagnia del Mar Rosso, una partnership che ha saputo dare ai viaggi di una compagnia storica per queste rotte una valenza ambientale e di conservazione di alto profilo. La sistemazione al Shams Alan resort è ideale, ad un passo dal reef e dal centro diving che ci seguirà per l’intera settimana.
Il progetto Turtle Watch Egypt
Ci aspetta una settimana di snorkeling tra le barriere coralline di Shams Alam e Torfa, coinvolti a pieno titolo nel progetto Turtle Watch Egypt coordinato dalla biologa italiana Micol Montagna. L’obiettivo del progetto è quello di censire gli individui presenti nell’area e conoscere consistenza e distribuzione delle popolazioni. L’identificazione fotografica fornirà informazioni preziose al data base già esistente. Le specie presenti nel Mar Rosso egiziano sono cinque ma le due che si incontrano di frequente sono la tartaruga verde e la embricata. La verde, erbivora, la incontriamo spesso intenta a “pascolare” nelle aree di “sea grass”, mentre l’embricata frequenta anche le zone di barriera e mangia soprattutto spugne. Questo e altro era l’oggetto delle lezioni pomeridiane che, al termine della giornata in mare, ci fornivano Micol e Laura. Altri appuntamenti didattici sono stati la visita al Museo dedicato al Mar Rosso e quella all’allevamento delle tridacne. Il dott. Hanafy ci ha parlato del progetto di salvaguardia e ripopolamento delle tridacne nato con l’obiettivo di arrestare il “furto di natura” da parte dei locali per l’acquariofilia (le tridacne sono in Appendice 2 della Cites). Un progetto che abbraccia i cambi della ricerca, educazione, salvaguardia e protezione di un habitat già messo a dura prova. Il quarto giorno siamo in visita in uno splendido mangrovieto, anch’esso zona protetta.
Snorkeling con le stenelle
E’ stata una settimana bellissima: grazie anche al supporto Wadi Gimal Diving Center, e alla presenza costante di Zizo, guida egiziana che sarà con noi in ogni uscita di snorkeling, abbiamo avuto la possibilità di nuotare nelle barriere coralline più belle e meglio conservate, grazie alla protezione accordata dal governo egiziano. Al termine della settimana questo il bilancio: una trentina di tartarughe marine avvistate, fotografate o filmate (compresa una nuova per il data base), uno squalo pinna bianca e poi il tripudio di colori e biodiversità della barriera corallina: pesci chirurgo, pesci palla, pappagallo, angelo, trombetta, pagliaccio, castagnole colorate e tantissimi altri. Aquila di mare e trigone completano il quadro degli avvistamenti, ma l’ultimo giorno ci ha riservato la sorpresa più bella: un gruppo di stenelle ci permette di nuotare nelle loro vicinanze, e l’emozione nel filmarle è davvero tanta.
Torniamo in Italia pieni di entusiasmo e con tanta bellezza nei nostri occhi. Nel nostro gruppo whatsapp il messaggio di Veronica riassume il pensiero di tutti: “Ancora una volta, l’amore per la natura ha unito persone sconosciute e diverse tra loro”.
Lucio Biancatelli