Esiste la Natura in città, in ambienti dove si vive circondati dal cemento, da campi di calcestruzzo, dove magari non c’è neanche un viale alberato e dove addirittura, nel cortile della scuola o dell’oratorio dove i nostri figli giovano a pallone non c’è un filo d’erba?
La natura in città esiste ovunque, perché siamo circondati da aria, nuvole e cielo e dai venti; la proposta, quindi, è partire proprio dall’osservazione del sole, del cielo, delle nuvole, della luna (che troviamo sempre) e da qui focalizzare progressivamente l’attenzione verso gli elementi vegetali, animali che possiamo incontrare.
Ad esempio, un’attività che possiamo fare con i nostri bambini (che viene fatta durante i campi e le vacanze in natura di WWF ), che può essere utile anche agli adulti, è osservare dove sorge e tramonta il sole, quindi capire dove sono l’est, l’ovest, il nord, il sud, i punti cardinali. Attività che possono poi portare a riflettere, ad esempio, sull’ esposizione degli edifici urbani. Una volta, infatti, le casa venivano costruite con la facciata principale esposta a sud, proprio per utilizzare il più possibile il calore del sole per riscaldare l’edificio. Queste informazioni, con il tempo, sono andate perse e molti adulti non saprebbero rispondere, in una strada in città, alla domanda: dove è il nord?
Abituiamo i bambini a osservare, ad esempio, da un terrazzino o da una finestra, albe e tramonti, la durata delle ore di luce nel corso dei mesi, l’altezza del sole anche come si sposta leggermente l’est nel corso dell’anno, per comprendere il ritmo delle stagioni. Ci sono anche altre attività che si possono fare sui punti cardinali, come osservare dove un edificio ha umidità, la muffa o un in giardino dove si trova maggiormente il muschio sulle piante, elementi che indicano generalmente il nord.
Quindi iniziamo a osservare il sole in città e, quando il sole non si vede durante il giorno, è perché ci sono le nuvole! E’ questo un altro argomento affascinante da affrontare con i nostri figli, affrontato durante i campi WWF NaTuRe. Iniziamo a far scoprire come cambiano di forma! Possiamo osservarle con i nostri bambini: alcune sembrano dei veli, delle sottili pennellate, altre degli enormi batuffoli di cotone. A seconda delle stagioni possono essere diverse; ad esempio i grandi cumuli sono tipicamente estivi. Con i nostri figli disegnamole, attribuendo loro il nome : ci sono diversi siti di meteorologia grazie a cui si possono identificare ma anche sapere a quale fenomeno atmosferico possono essere ricondotte.