Quando sarete in Amazzonia con noi, o in Costarica, alzate spesso lo sguardo verso la volta arborea. Potreste fare la conoscenza di uno degli animali più incredibili del pianeta: il bradipo.
Ecco cinque curiosità su questi animali da lasciare a bocca aperta.
C’era una volta il bradipo gigante
I bradipi apparvero circa 50 milioni di anni fa in Sud America, e si diffusero in Nord America a seguito del “Great American Interchange” (l’incontro tra la fauna del nord america e quella del sud america, che era rimasta isolata fino ad allora).
Dati paleontologici hanno mostrato come l’evoluzione dei bradipi ha seguito una chiara tendenza verso forme sempre più grandi, con un incremento di 2,6 kg per milione di anni, fino all’incredibile incremento di 129 kg per milione di anni del genere Megatherium, davvero dei giganti! Poi circa 10.000 anni fa le forme giganti si estinsero, e tutto quello che è rimasto sono i bradipi di oggi, tra gli animali più bizzarri del Pianeta.
Tre volte più forti di noi umani
Appena nati sono già in grado di sollevare l’intero corpo con un braccio. Le fibre muscolari sono disposte in modo da rendere straordinariamente favorevole l’atto della trazione e del tirare, al contrario dell’atto meccanico della spinta.
Nella parte terminale degli arti hanno dei tendini speciali grazie ai quali possono mantenere posizioni acrobatiche per molto tempo e senza alcuno sforzo: capita che i bradipi vengano trovati morti ancora appesi ai rami. Sono in grado di uscire indenni dalle frequenti cadute dagli alberi, anche da 30 metri di altezza.
Un ecosistema in movimento
Con tutte quelle alghe e funghi che prosperano tra i loro peli, e lepidotteri che si sono evoluti per vivere esclusivamente sul loro mantello… possiamo dire che c’è molta vita sul corpo di un bradipo.
Pericoli in agguato
Scendono a terra mediamente una volta a settimana, per defecare. Un comportamento che li espone a seri rischi di predazione, e che ad oggi non è stato ancora del tutto compreso nella sua funzione.
Hanno una temperatura corporea non costante, che può oscillare anche di 10 gradi nell’arco della stessa giornata. Possono morire di fame se l’eccessivo freddo uccide i microrganismi all’interno del corpo indispensabili per la digestione delle foglie.
Lenti, anche nel metabolismo
Le foglie che ingerisce devono passare uno stomaco formato da 4 camere, fornite di microorganismi atti alla digestione. Il tasso metabolico dei bradipi è il più lento tra tutti i mammiferi: la digestione può durare anche 30 giorni.
Aspettativa di vita:
I bradipi possono vivere fino a 50 anni in cattività, ma nessuno studio ha mai investigato l’aspettativa di vita di un bradipo in natura.
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