Si sa cosa fanno: sembrano quasi disorientare con la loro geografia. Perché è nell’asse Nord-Sud che si generano contrasti e differenze, con il ghiaccio che convive con il caldo, la foresta con il deserto, e una gru che danza sulla neve.
Dove l’opposto si concilia
Il Cile scorre per 4000 km lungo il continente Sudamericano, come la frastagliata arcata dentaria di un mostro che emerge dal sottosuolo per azzannare l’Oceano Pacifico. Qui, succede la magia intuita da Eraclito: “ciò che è opposto si concilia, dalle cose in contrasto nasce l’armonia più bella, e tutto si genera per via di contesa“.
La bulimia di emozioni che il Cile provoca al viaggiatore che si spinge fin quaggiù è incredibile, scolpita in una toponomastica da leggenda: Atacama, Magellano, Torres del Paine, Patagonia, Tierra del Fuego.
Diversità all’ennesima potenza
Un giorno sfidiamo l’altimetria per esplorare il deserto di Atacama, e il giorno dopo navighiamo nell’Oceano sospinti dalla Corrente di Humboldt. Un giorno rimaniamo impietriti di fronte alla bellezza di lagune e fenicotteri, e il successivo lo facciamo al cospetto di stratovulcani, foreste e montagne tra le più belle del Pianeta.
Cosa vedere in un Viaggio naturalistico in Cile
Ciò che per noi di WWF travel rappresenta la vera essenza del Cile, tra natura, cultura e osservazione naturalistica.
- Il deserto di Atacama, l’ambiente più arido del pianeta
- Vigogna e Guanaco, gli incredibili camelidi del Sudamerica
- La fauna dell’Altopiano e i felidi delle Ande, tra i più scenografici del pianeta
- Il Puma, la ricerca a piedi del Re della Patagonia
- Uccelli da record, il Condor delle Ande e il Pinguino Reale
- La Tierra del Fuego, spingersi fino agli estremi del Pianeta
- Cetacei in acque australi, i delfini dell’emisfero australe
- Culture ricchissime, le incredibili mummie Chinchorro e i geoglifi di Atacama
Abbandonarsi all’inevitabile
La claustrofilia, l’amore per gli spazi chiusi, qui viene spazzata via dal vento degli altopiani Andini. Occorre prestare attenzione, però, a non perdere la testa. Ma come fare, quando nello stesso viaggio si ammira il Puma e il Pinguino reale, il Condor delle Ande e la Vigogna, il Cefalorinco di Commerson e il Guanaco?
Come fare quando ci troviamo in un luogo dove le mummie dei Chinchorro scrutano da più di 5000 anni i deserti del Nord, i geoglifi sono più numerosi e diffusi dei più famosi rinvenuti a Nazca. Dove i due più vasti oceani del mondo sono illuminati dalla luce obliqua dell’Antartide.
Per esplorare il Cile naturalistico occorre abbandonarsi all’inevitabile, abbracciare la meraviglia e lo spaesamento. Diventerà l’interpretazione di frammenti di verità, in un continuo turbinio di sensazioni.
Daniele Vivarelli
“In questo blog ci piace raccontare le storie più interessanti e coinvolgenti sulle specie animali e gli ambienti naturali che incontriamo durante i nostri viaggi. Oggi abbiamo parlato del Cile. Vieni a scoprire questo viaggio, QUI , compila il form anche solo per chiederci qualche info in più, saremo felici di dare tutte le risposte di cui hai bisogno”