Wildlife pays – Wildilife pays (la natura paga, la natura rimane), recita un vecchio detto. Gli economisti in questi anni hanno cercato così di mettere in risalto che i conti tornano quando si cerca di coniugare biodiversità, conservazione e turismo.
Secondo uno studio dell’economista Philip Thresher, (diventato una sorta di pietra miliare per il settore), negli anni ’90 un leone del Parco nazionale dell’Amboseli (Kenya) valeva per il turismo 515.000US$, mentre per David Western, allora direttore del Kenya Wildlife Service, il valore “turistico” annuo di un elefante era di 610.000US$.
Gli squali vengono da tempo considerati un tradizionale spauracchio per il turismo costiero. Da una ricerca realizzata da Anderson e Waheed, che quantifica i benefici economici indotti dalle attività dei sub attratti lungo i reef degli arcipelaghi da questi spendidi animali, uno squalo grigio della barriere corallina delle Maldive vale però 3.300 dollari all’anno. A Palau, invece, un singolo squalo di barriera può contribuire per quasi 2 milioni di dollari, nel corso della sua vita, all’economia dell’isola, come risulta da una ricerca dell’Istituto Australiano di Scienze Marine (AIMS) e della University of Western Australia .
Alle Bahamas gli squali apportano, grazie alle attività sub, 78 milioni di dollari/anno all’economia locale. Le
Bahamas hanno approvato una legge che rende illegale l’uccisione o la detenzione degli squali o il commercio delle loro parti, per evitare che tali attività possano pregiudicare le redditizie immersioni con gli squali.
E’ stato calcolato che nelle isole Figi, 100 squali presenti a Beqa Lagoon generano ogni anno 30.000 US $ per squalo, o 3 milioni di dollari ogni anno complessivamente, grazie al turismo subacqueo. Queste entrate continueranno a essere presenti fino a quando ci saranno squali da osservare o con cui immergersi .
A Gujurat (India) e Donsol (Filippine), le comunità che una volta cacciavano gli squali balena stanno invece beneficiando della presenza di questi enormi pesci che nuotano vivi nelle acque e che richiamano ogni anno migliaia di appassionati sea-watchers. A Donsol le attività sub legate agli squali balena hanno portato, nel 2005, 208.000 $ all’economia locale, contribuendo così in modo determinante all’innalzamento della qualità della vita. Inoltre, dal 2002, sono stati creati più di 300 posti di lavoro e più di 200 pescatori hanno lavorato grazie alle attività di ecoturismo legate alla presenza degli squali balena.
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